LIBRI nel GIRO. BICI chiama PACE. Le storie: Alfonsina Strada Era il 2 novembre, in piena Grande Guerra e appena dopo Caporetto. Una corsa incoraggiata per risollevare il morale a terra della nazione. Con il dorsale 74 corse anche una donna, Alfonsina Strada. Sette anni dopo sfidò gli uomini anche al Giro d'Italia Alfonsina Strada Dorsale 74: Alfonsina Strada. Il Giro di Lombardia del 1917 si disputò il 2 novembre, nove giorni dopo la disfatta di Caporetto. La corsa venne autorizzata, anzi, incoraggiata, per sollevare umori e spiriti e, come titolava "La Gazzetta dello Sport", "a dimostrazione della calma e della serenità del Paese". Settantasei iscritti fra cui, dorsale 74, Alfonsina Strada, 26 anni, da Riolo di Castelfranco Emilia, dilettante di seconda categoria. Partirono in 54, i migliori italiani, da Girardengo a Belloni, e i migliori stranieri, dal francese Pélissier al belga Thys. Che vinse. "La signora Strada", come riferivano le cronache, giunse al traguardo un'ora e mezza dopo Thys, verso le cinque del pomeriggio, quando la luce cominciava a scarseggiare: ultima. Ultima ma prima. Prima e unica. La prima e unica donna che abbia mai corso con gli uomini e contro gli uomini. E sette anni dopo Alfonsina Strada - "il Diavolo in gonnella" - sarebbe diventata anche la prima e unica donna a correre il Giro d'Italia riservato, prima e dopo di lei, soltanto agli uomini.